mercoledì 17 settembre 2014

"I primi passi nella scuola materna"

Alcune settimane fa, per avere qualche carta in più da giocare nei primi giorni di scuola, ho deciso di leggere questo libro:




Le due scrittrici che hanno collaborato alla realizzazione di questo piccolo volume, sono due psicologhe specialiste nell'ambito della psicologia infantile e dell'adolescenza. Se devo essere sincera, ho deciso di comprarlo proprio per questo motivo. Infatti, ho notato che in molti si sentono autorizzati a scrivere di bambini e di scuola, ma in ben pochi hanno realmente le competenze per poterlo fare con serietà e cognizione di causa.

Purtroppo però, dopo le prime pagine mi sono dovuta ricredere siccome le considerazioni che vengono presentate sono frutto dei risultati di due tesi sperimentali (che mi par di aver capito appartengano alle due autrici...ma guarda un po'!) che hanno preso in esame circa 50 bambini...che mi sembrano un po' pochini per "fare di tutta l'erba un fascio". 

In più, sono rimasta sconcertata leggendo che le autrici si sentono addirittura in dovere di specificare che con il loro volume non intendono (testuali parole) "distogliere i genitori dall'intento di iscrivere il loro bambino alla scuola materna"...MA CI MANCHEREBBE ALTRO!!!
Ammetto di aver cercato l'anno di pubblicazione del libro solo dopo aver letto queste parole, forse proprio per via della perplessità che mi hanno indotto. Mi aspettavo che fosse un po' datato, visto la terminologia ormai superata di "scuola materna", ma non credevo che il testo originale risalisse addirittura al 1985...non ero neanche nata all'epoca!

Comunque, dopo questa partenza disillusoria che mi ha fatto pentire di aver "investito" la bellezza di 9 euro per un libricino di neanche 80 pagine, devo ammettere che il testo si è rivelato più utile e ben organizzato di quanto (ormai) mi aspettassi. Tratta, infatti, in maniera chiara e schematica quali sono le fasi che il "novellino" (come lo definiscono loro) mette in atto nel periodo dell'inserimento nella scuola dell'infanzia, prendendo in esame tale processo sia dal punto di vista del bambino, sia da quello della famiglia, che da quello delle insegnanti.
In più, in contrapposizione a quanto mi aveva sconcertato nelle prime pagine, di positivo c'è la presenza di un ultimo capitolo intitolato "Tutto è bene quel che finisce bene?! Ovvero, l'importanza degli anni della scuola materna" in cui si riconosce l'influenza che questa istituzione esercita ed eserciterà nei diversi ambiti della vita di chi ne prende parte.


In conclusione? E' un testo che consiglierei per gli ultimi giorni di vacanze estive. Si presenta leggero e scorrevole, chiaro e schematico, ed in più offre anche diversi spunti pratici. Unico dubbio: comprarlo in libreria come ho fatto io, o prenderlo di seconda mano o in biblioteca, siccome si legge in poche ore? A voi la scelta. 




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