giovedì 3 ottobre 2013

Il chiassoso momento del pranzo...

Questo post è dedicato alle insegnanti della scuola dell'infanzia che ogni giorno si trovano a dover affrontare l'impegnativo momento del pranzo in balia di una "mandria" di bambini affamati...  
 
Di seguito elenco diverse strategie che ho messo in atto o che ho visto adottare da alcune mie colleghe per gestire al meglio i momenti in sala da pranzo, con l'auspicio che possano essere utili anche a voi.
 
  • Tutte le insegnanti dovrebbero innanzitutto collaborare, prodigandosi per mantenere un clima accettabile, gestendo soprattutto i bambini della propria sezione. Questi infatti riconoscono nella propria maestra la fonte di autorità alla quale fare riferimento in qualsiasi area della struttura scolastica.
  • Facciamo accomodare i bambini in silenzio e con tranquillità, in modo da predisporre fin da subito alla condivisione serena di un momento comunitario in cui il corpo e la mente devono potersi ristorare e rigenerare dopo l'impegnativa mattinata.
  • Per richiamare l'attenzione dei bambini e spezzare il baccano che inevitabilmente si viene a creare dopo un po', invece di sgolarsi mettendo sotto sforzo la gola, consiglio l'utilizzo di una campanella, un cembalo o un tamburello...oppure potete semplicemente battere le mani. Suonate finché non avrete attirato l'attenzione di tutti i bambini e ci sarà silenzio. A quel punto, con un tono di voce normale, ricordate ai bambini che dovrebbero pensare a mangiare senza fare confusione. Ribadite che non gli state vietando di parlare, ma che siete disposti ad accettare solo dei dialoghi a bassa voce con i commensali più vicini, e non ad esempio quelli con l'amico che si trova dall'altra parte della stanza.
  • Individuate quali sono i bambini che fanno più confusione e parlate direttamente con loro, spiegando chiaramente che durante la giornata c'è un tempo per tutto: un tempo per giocare, un tempo per imitare i suoni della natura o delle sirene (come è emerso dalla testimonianza della maestra che ha chiesto consiglio a "Chiacchie-riccio"), un tempo per cantare, per parlare con gli amici...ma anche un tempo per mangiare. Ribadite che questo è un momento per mangiare e che per giocare e fare altro ci sarà tempo.
  • Per non essere negativi, utilizzate anche dei rinforzi positivi verbali, lodando ad alta voce i bambini (o le tavolate) che si stanno comportando meglio. In questo modo anche gli altri saranno invogliati a comportarsi bene, completare il proprio pasto, stare seduti composti, al fine di ricevere delle attenzioni positive da parte dell'insegnante.
  • Nel caso di bambini recidivi (cioè duri di comprendonio), è necessario estrarli dal contesto problematico (per "eliminare" la causa del baccano) ed isolarli ponendoli in piedi appoggiati ad una parete della sala da pranzo. Non si tratta di una "punizione" fine a se stessa e dobbiamo spiegarlo bene anche al bambino in questione. Dobbiamo infatti fargli capire che l'abbiamo spostato perché stava distraendo e disturbando gli altri commensali che sono intenti a mangiare e non a fare altro (perché per il resto ci sarà sempre tempo dopo pranzo...è meglio ribadirlo per rassicurare il bambino). Stando in disparte avrà la possibilità di vedere come si comportano gli altri, riflettendo su quale sia il modo di comportarsi più adeguato alla situazione.
 
In ogni caso, sia chiaro, non aspettatevi che l'utilizzo di una o più di queste strategie faccia sparire la confusione dalle vostre sale da pranzo per sempre!! La calma sarà solo momentanea ma, con brevi richiami, potrete cercare di mantenerla il più a lungo possibile prima di dover, inevitabilmente, intervenire nuovamente per ristabilire il silenzio.
 
Se conoscete qualche tecnica diversa o più efficace non esitate a condividerla con noi!!
 
Con l'augurio che quanto scritto possa ritornarvi utile, vi auguro...buon pranzo! ;)
 
 

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